Ho scoperto, strada “correndo”, quanto sia importante ai fini della mia performance, che si tratti di un allenamento o di una gara, utilizzare gli occhiali da sole in giornate con tanta luce e sole battente. Non solo evito di strizzare gli occhi, affaticando la vista, ma veicolo tutte le energie nell’atto del correre al meglio, senza alcuna distrazione proveniente dall’esterno, che si tratti di un raggio di sole o del suo riverbero.
Non perdere di vista la strada davanti a me mi permette di restare focalizzata sull’obiettivo, di qualsiasi natura esso sia. L’occhiale da sole non è una scelta banale, se non calza alla perfezione darà fastidio e verrà immediatamente voglia di toglierlo. Per quanto mi riguarda, avendo un viso di piccole dimensioni non è semplice trovare un occhiale che abbia la calzata giusta, sia per dimensioni che per lunghezza delle aste. Se l’occhiale non veste come una seconda pelle c’è il rischio che oscilli mentre si corre provocando irritazioni da sfregamento oltre che causare un gran fastidio, andando a perdere ogni utilità e beneficio.
In occasione degli Outdoor Running & Business Days a Riva del Garda che si sono svolti lo scorso 14 e 15 luglio, ho avuto la fortuna di conoscere un brand davvero innovativo nell’ambito degli occhiali da sole sportivi: SLASTIK.
Slastik è un’azienda specializzata nella produzione di occhiali per sport all’aria aperta: spaziano dal mondo del climbing, surf, sailing e, ovviamente, running e trail running. Il concetto che sta alla base della produzione di questi occhiali è che questi saranno lo strumento che ci consentirà di vedere gli obiettivi che vogliamo raggiungere.
Focus On Relevant
visto e considerato che stiamo parlando di occhiali da sole penso che non potesse essere scelto claim migliore.
Ogni modello ha le sue peculiarità, pur avendo come minimo comune denominatore una tecnologia in grado di garantire adattabilità ad ogni situazione e a qualsiasi condizione meteo.
Tutti gli occhiali Slastik vantano alcune caratteristiche che li rende inconfondibili. In particolar modo:
- il sistema di chiusura frontale per mezzo di un piccolissimo ma potentissimo magnete posizionato nel ponte, che rende rapido e veloce l’aggancio e lo sgancio dell’occhiale;
- la fascia flessibile che avvolge la testa adattandovisi perfettamente, nella doppia versione regular o fit, leggermente ricurva, particolarmente adatta per noi donne che abbiamo i capelli lunghi che durante i nostri allenamenti teniamo raccolti in una coda di cavallo, o per chi ha la circonferenza della testa particolarmente piccola o ancora per chi indosserà un casco; la fascia evita inoltre che gli occhiali cadano o si perdano quando non li stiamo indossando, perché ci rimarranno saldamente appesi al collo;
- il sistema di regolazione delle asticelle in modo tale da garantire un fit personalizzato al 100%.
La sinergia di tutte queste caratteristiche li rende gli occhiali perfetti per ogni situazione. Potendoli regolare ad ogni utilizzo sarà come avere un occhiale studiato su misura per le nostre esigenze. Ci dimenticheremo di averli indosso.
Per quanto riguarda le lenti queste offrono il 100% della protezione dai raggi UV oltre ad essere antiriflesso, avere una maggiore durabilità nel tempo grazie alla resistenza agli urti di qualsiasi natura, e infine sono anche impermeabili.
Ho avuto la possibilità di provare e testare il modello METRO, uno di quelli specifici per il running. In pochi semplici gesti ho indossato gli occhiali adattandoli ai miei bisogni: ho regolato le aste in modo tale che non premessero fastidiosamente sulle orecchie, creando il fit su misura per me. Il risultato? Gli occhiali sono rimasti fermi al loro posto, senza che mi scivolassero a causa del sudore o peggio ancora oscillassero per via dei movimenti. Trovo che la fascia flessibile sia utilissima per assicurare massima tenuta e aderenza, oltre che per abbassarsi gli occhiali al bisogno, senza avere il timore di dimenticarli appoggiati da qualche parte.
Ciò che ho davvero apprezzato dei miei Slastik è stato il fatto che non sono stata io a dovermi adattare, ma sono stati loro ad “adattarsi” a me. Diventando una sorta di espansione del mio corpo mi è realmente possibile concentrarmi solo ed esclusivamente su ciò che importa, ovvero il mio obiettivo.
