Credo che per potersi definire portavoce di una rivoluzione si debba essere degli spiriti rivoluzionari. I ragazzi di Brooks lo sono e hanno pensato ad un modo per niente tradizionale per presentare le nuove Adrenaline GTS 19: l’evento si è tenuto nientepopodimeno che… su di un vecchio tram milanese!
A parte la novità di tenere la presentazione delle Adrenaline GTS, la 19° edizione di un modello storico ma totalmente rivisitato del brand, su di un tram itinerante, la rivoluzione è racchiusa nella nuovissima tecnologia GuideRails. Per comprendere appieno il funzionamento di questo nuovo sistema di supporto bisogna partire dal principio.
Un po’ di storia
La storia di Brooks, nel tentativo di fornire ai runners il miglior supporto possibile durante la corsa, è iniziata ben 40 anni fa, quando nel lontano 1972 Brooks Vintage introdusse il Varus Wedge, un sistema di supporto che avrebbe assicurato miglior stabilità, protezione del tallone e del piede in generale, oltre che una maggior efficienza di corsa, andando a diminuire gli affaticamenti muscolari e tendinei.
Nel corso degli anni sono state studiate e introdotte tecnologie sempre nuove e all’avanguardia, ma purtroppo il numero degli infortuni e lesioni derivanti dalla corsa non sono diminuiti.
Questi dati hanno fatto riflettere i tecnici di Brooks, spingendoli a cambiare strada, e concentrandosi su un percorso che avevo come scopo primario tutelare i runners dagli infortuni.
Sono seguiti cicli di ricerca, di sviluppo di prototipi e di test, che si sono susseguiti nel corso del tempo fino a quando non risultò evidente che l’attenzione maggiore andava riposta sulla naturale andatura del runner, e solo successivamente sulla scarpa.
La svolta
Nacque così nel 2011 Run Signature, vale a dire la naturale movenza di un individuo quando non corre.
Vengono individuate due tipologie di individui:
- Neutral, ovvero quei runner la cui configurazione del corpo non varia durante la corsa o nella vita quotidiana;
- Support, vale a dire quei runner il cui corpo “devia” rispetto al riferimento quotidiano quando si inizia a correre.
A dispetto di quello che saremmo portati a pensare, entrambi i runner hanno bisogno di una qualche forma di supporto.
Brooks ha pensato che il suo compito fosse quello di assecondare, e non cambiare, il modo in cui il runner corre, ideando calzature capaci di riallineare il corpo alla sua movenza naturale.
È a questo punto che nasce la tecnologia GuideRails, il sistema di supporto intelligente che promuove i movimenti naturali del piede senza cercare di correggerli, perché il piede è più intelligente di qualsiasi scarpa da running in circolazione.
L’innovazione
I supporti GuideRails lavorano insieme al piede: posizionati sia nella fascia interna che nella fascia esterna, entrano in azione solo ed esclusivamente quando servono, ovvero quando la falcata va fuori asse, restando invece “in panchina” quando non occorre. Questo principio rende la scarpa adatta sia ai runners Support che hai Neutral.
Ciò che distingue il sistema GuideRails è l’associazione, o partnership che dir si voglia, tra caviglia e piede, che, lavorando in sinergia, offrono un allineamento ideale che stabilizza le deviazioni del calcagno sia verso il lato interno che verso il lato esterno. Un beneficio aggiuntivo è che in questo modo il naturale movimento del ginocchio è mantenuto dentro un range di sicurezza, così da permettere di correre sempre protetto.
“Il Guiderails rappresenta la sponda a bordo pista nel bowling, mentre il piede del runner è la palla. Se si esce troppo dalla linea le sponde ti danno una spinta e ti rimettono in corsia”.
I precedenti sistemi di supporto non hanno mai tenuto conto del disallineamento del calcagno. Quest’ultimo, andando fuori asse provoca l’eccessiva rotazione del ginocchio (anche detta rotazione interna della tibia), che oltre a far percepire un dolore momentaneo, è anche la principale causa di infortuni, senza contare ai danni che può provocare ai fianchi e alla schiena.
La mia prova
Dopo tutte queste spiegazioni vi riporto la mia esperienza con le Adrenaline GTS 19 in qualità di runner Neutral. Le argomentazioni affrontate da Brooks mi hanno dato spunto per alcuni interessanti temi di riflessione. Spostare l’attenzione sull’originalità del movimento piuttosto che sulla correzione dello stesso, perché in fondo non esiste un modo giusto o sbagliato di correre ritengo sia stato geniale.
Only your way to run. (Esiste solo il tuo modo di correre)
La brillante idea è stata di focalizzare l’attenzione sul runner e non più sulla scarpa come si era abituati a fare.
Ho iniziato a utilizzare le Adrenaline GTS 19 già dal giorno successivo alla presentazione. Le sensazioni sono state subito positive, molto positive. Era come se i miei piedi fossero accompagnati, passo dopo passo, nel loro movimento spontaneo. Le ho trovate adatte per lavori su strada, abbastanza protettive per lavori medio-lunghi (ci ho corso 21km progressivi nel parco di Monza) ma anche abbastanza reattive per lavori più veloci su pista.
Poi c’è stata la decisione di testarle sulla distanza e le ho portate con me a correre la maratona di Pisa. Eleggere le scarpe dei 42km non è una scelta facile, si attribuisce loro una fetta importante di responsabilità della buona riuscita della performance. Saranno loro a condurti sulla strada, e saranno direttamente o indirettamente responsabili dell’insorgere di fastidi o dolori di diversa natura.
Ebbene, si sono comportate in maniera eccelsa, e forse così dicendo non rendo loro nemmeno abbastanza merito. Sono state divine, si sono rivelate il giusto cocktail di protezione e grinta che mi ha fatto sfrecciare sull’asfalto e tagliare il traguardo raggiungendo il PB. Era quasi come correre a piedi nudi tanto si sono adattate alla mia andatura. Le risceglierei ad occhi chiusi!
La vera rivoluzione sta nel dare fiducia al modo in cui il nostro corpo preferisce correre. Perché in fondo correre è da sempre nel DNA di noi esseri umani, basti pensare che i primi runners sono stati i nostri lontani antenati primitivi.