Cosa può spingere tanti runner a riunirsi sotto il sole cocente di un venerdì di fine giugno in un parco cittadino della metropoli milanese? La voglia di prendere parte e contribuire alla realizzazione di un grande progetto.
Si tratta di Run for the Oceans 2018, un evento globale organizzato da Adidas e Parley per contrastare l’inquinamento degli oceani, che ha fatto tappa a Milano venerdì 29 giugno.
L’invito mi ha incuriosita, ho voluto saperne di più: in che modo, nel mio piccolo, potevo essere d’aiuto a questa grande causa? Facendo ciò che amo fare: correre! Infatti per ogni km tracciato sull’app Runtastic Adidas avrebbe devoluto un dollaro a sostegno dell’Ocean Plastic Program di Parley, fino al raggiungimento di un milione di dollari.
Ciò che occorreva fare era semplicemente scaricare l’app sullo smartphone e recarsi al Parco Sempione dalle ore 18 indossando le proprie scarpette da corsa, meglio ancora se realizzate con rifiuti plastici raccolti dalle spiagge e che altrimenti sarebbero potuti finire in mare, come le nuove UltraBOOST Parley di Adidas. La tomaia Primeknit è costituita da uno speciale tessuto composto da circa 11 bottiglie di plastica. Trovo che trasformare ciò che costituirebbe una minaccia in una risorsa sia davvero geniale. Mi ha colpito la scelta della colorazione, Deep Ocean Blue, per nulla casuale dato che si ispira alla fossa delle Marianne, il punto degli oceani più profondo di tutto il mondo, triste meta di dannosi rifiuti plastici. La tecnologia BOOST, che si inserisce nella suola di gomma naturale Continental, le rende una vera garanzia in quanto a ritorno di energia. Per me sono delle scarpe speciali perché ci ho corso la mia prima maratona e successivamente ho continuato a macinarci km, per arrivare a consumarne un totale di 3 paia. Se non è fidelizzazione questa!
Nonostante il caldo e il week end alle porte, elementi che avrebbero potuto penalizzare l’affluenza dei runner, i presenti alla Run for the Oceans sono stati molti. È stato bello vedere come sia stata presa a cuore la causa, pur trattandosi di un mondo lontano dalla corsa, ma che è riuscito ugualmente a sensibilizzare il popolo dei runner. Il percorso tracciato era di 1.5 km da ripetersi a piacimento. Ogni km avrebbe fatto la differenza. Ad aspettare i partecipanti accaldati, impolverati e assetati al termine della corsa c’era un ricco rinfresco allestito con frutta fresca a volontà e succhi serviti in bicchieri rigorosamente biodegradabili.
Combattere il consumo della plastica al giorno d’oggi è un’impresa davvero difficile. Essendo un materiale non biodegradabile ed infiammabile, sarebbe utile impiegarla per prodotti destinati a durare nel tempo. Invece siamo circondati da prodotti “usa e getta”: basti pensare alle bottiglie di plastica, ai sacchetti monouso, ai contenitori dei cibi che acquistiamo. Senza contare poi che la plastica non si degrada, si scompone in parti più piccole, microplastiche, che raggiungono le nostre spiagge e di conseguenza i nostri mari e oceani e che hanno una permanenza nell’ambiente spesso di secoli e talvolta millenni.
Questa esperienza è stata un buon motivo per riflettere su questo tema: senz’altro d’ora in avanti tutto l’impegno che dedico ai miei allenamenti lo metterò anche nel tentativo di ridurre al minimo il consumo di plastica nella mia vita quotidiana. Mie fedeli compagne in questa impresa saranno le nuove UltraBOOST Parley che continuerò a calzare accumulando km verso il raggiungimento dei miei obbiettivi futuri.
P.S. Volete avere la possibilità di correre con ai piedi una scarpa che vanta la miglior tecnologia e un’eco-innovazione? Per averla nel giro di pochi giorni vi suggerisco di acquistare Adidas UltraBOOST Parley su Mister Running.