“Sei sempre in giro!”
Vero, quando non lavoro sono, più o meno, sempre in giro. Quindi nel weekend. Mi piace variare il più possibile lo scenario dei miei allenamenti, specialmente quelli in bici che ormai sono quelli che mi impegnano la maggior parte del tempo.
In settimana il tempo da dedicare agli allenamenti è ridotto. Riesco a ritagliarmi un’ora, al massimo un’ora e mezza per la corsa, la bici, lo yoga. Possibilmente outdoor, o per lo meno tutte le volte che i programmi e gli impegni me lo concedono. Questo perché passo la restante parte delle mie giornate a lavorare al pc dietro una scrivania.
Lavoro per una grossa azienda di telecomunicazioni, ed il mio è prettamente un lavoro d’ufficio. Che ora svolgo a casa, in smartworking, ormai da quasi un anno. Che mi trovi a casa o in ufficio, l’ora di allenamento resta a tutti gli effetti “l’ora d’aria” in cui poter uscire a respirare aria nuova. Senza considerare che trascorrere troppo tempo negli spazi indoor non giova alla nostra salute.
Mi ha molto sorpreso scoprire come l’inquinamento atmosferico negli spazi chiusi superi addirittura quello degli spazi aperti. Se non l’avessero dimostrato studi recenti non l’avrei mai immaginato e tanto meno non ci avrei nemmeno mai creduto!
Stefano Mancuso, botanico di fama mondiale nonché direttore del Laboratorio Internazionale di Neurologia Vegetale, ha affrontato il problema dell’inquinamento negli ambienti indoor, tema di fortissima attualità, e ha ideato un rivoluzionario sistema di filtrazione botanica dell’aria, il primo nel suo genere: si tratta della Fabbrica dell’Aria.
Come funziona?
La Fabbrica dell’Aria è una struttura di 25 metri quadrati costruita con lo scopo di far entrare l’aria da una parete vetrata, farla passare attraverso un’intercapedine sotto al piano di calpestio, fluire nelle vasche dove dimorano le piante, per poi tornare, depurata, nell’ambiente. Quando le sostanze inquinanti attraversano il substrato di coltura, vengono trattenute e quindi degradate dalle radici delle piante. Gli inquinanti rimanenti vengono assorbiti dalle foglie e convertiti in nutrienti.
La Fabbrica dell’Aria riesce ad assorbire e degradare gli inquinanti atmosferici presenti negli edifici e nelle città moderne fino al 98%.
Dove si trova?
L’installazione, nonché primo prototipo, si trova a Milano presso la sede di Green Media Lab, media relation & digital company. Oltre a depurare gli spazi indoor attraverso le piante vi è un ulteriore intento da parte dell’azienda, ovvero quello di rompere il comune concetto di ufficio. Come? Trasformandolo in un luogo stimolante, in grado di favorire creatività e produttività. Not an ordinary office per un’azienda che ha da sempre a cuore i temi della sostenibilità e della responsabilità sociale.
La speranza è quella che tante altre aziende, la mia inclusa, sulla scia di Green Media Lab possano intraprendere questo percorso, verso un futuro più sostenibile dove natura e tecnologia collaborino non solo per fare il nostro bene ma anche e soprattutto il bene del nostro unico e amato pianeta Terra.