Un evento speciale richiedeva una scarpa altrettanto speciale. Ho corso la prima tappa di ASICS Pass the Spark con le nuove SUPERBLAST™ 2, l’evoluzione delle scarpe che ho scelto per correre la maratona di Rotterdam lo scorso 14 aprile. Ricordo di essere stata indecisa fino all’ultimo su che scarpa usare, se le NOVABLAST™ 4 oppure le SUPERBLAST™. Ho scelto queste ultime perché sentivo di aver bisogno di quel qualcosa in più: più leggerezza, più reattività e più sprint, con una buona base di ammortizzazione.
Love at first run
Le ho considerate fin dal momento in cui le ho chieste in test delle scarpe speciali, ancora poco conosciute e su cui pochi si erano espressi. Eppure io ero convinta che fosse un modello su cui scommettere. All’ASICS Festival of Running , evento tenutosi a Parigi a inizio aprile, in concomitanza con la maratona, avevo avuto un’anticipazione sul fatto che a breve sarebbe arrivata la seconda versione delle SUPERBLAST™. E sono proprio le SUPERBLAST™ 2 che ho avuto la fortuna di poter testare in anteprima solo qualche giorno fa durante la prima tappa della Pass the Spark, una lunga staffetta ispirata alla staffetta della Torcia Olimpica. Dopo 6 giorni e 5 nazioni attraversate terminerà a Parigi, la città dei Giochi Olimpici che si terranno quest’anno da fine luglio alla prima metà di agosto.
In passato mi era già capitato di partecipare a una lunga staffetta da correre in team secondo modalità più o meno simili. Ma erano altri tempi, erano altre circostanze, ed io ero un’altra Sara, più giovane ma anche con meno esperienza.
Più di una staffetta
Martedì 25 giugno, alle 4 del mattino è ufficialmente iniziata la Pass the Spark da Cles, in Val di Non. La prima giornata è terminata con il nostro arrivo in Germania, a Friedchshafen, dopo aver transitato in territorio austriaco. Abbiamo corso vedendo il sole sorgere e tramontare, su strade in salita e poi in discesa, immersi nel verde rigoglioso dei prati che ricoprivano le colline e nell’ombra dei boschi in cui ci siamo addentrati.
Al nostro seguito i van con a bordo il team al completo che ci ha sempre scortato e accompagnato lungo tutte le frazioni, catturando i momenti salienti della nostra avventura, fissandola in un fotogramma o una clip video.
Abbiamo dormito poco e corso tanto, abbiamo pranzato alle 9 del mattino come se nulla fosse e fatto spuntini ad ogni ora del giorno. Abbiamo parlato in ogni lingua conosciuta e c’è chi si è cimentato anche in quelle sconosciute. Abbiamo condiviso le nostre storie ed esperienze, facendo spazio l’uno nell’esistenza dell’altra. È stata sufficiente una giornata vissuta così intensamente e a stretto contatto per avere l’impressione di conoscerci da sempre, di essere un gruppo di vecchi amici che si sono ritrovati per condividere un nuovo viaggio da aggiungere all’album dei ricordi.
Una scarpa speciale
I giorni prima dell’inizio della Pass the Spark sono stati tutt’altro che tranquilli: arrivavo da una doppietta di gare in notturna, l’ultima delle quali l’unica e immancabile Monza Resegone, la gara di inizio estate. Conscia del fatto che dopo quei 42km e 1200m di dislivello ne avrei dovuti affrontare se non altrettanti, quasi, ho fatto il possibile per velocizzare il processo di recupero. Ho disinfiammato le articolazioni con una seduta di crioterapia e a seguire mi sono messa nelle mani di Dario che mi ha trattato, scaricando le gambe dalle tensioni muscolari per rimettermi nelle condizioni di poter correre con gambe leggere. Le SUPERBLAST™ 2 hanno contribuito a facilitarmi il compito.
Rispetto alla precedente versione è stata sostituita la schiuma dell’intersuola passando alla FF TURBO™ PLUS, la stessa utilizzata nei modelli performance di punta del brand, vale a dire METASPEED™ SKY PARIS e METASPEED™ EDGE PARIS. Il risultato pratico è aver reso queste scarpe ancora più leggere e con un ritorno di energia ancora maggiore. Sono rigide quanto basta per aiutarti a procedere con più grinta e dinamicità nella fase di spinta, facendoti quindi risparmiare energia. Anche l’altezza dello stack contribuisce in questa funzione. Questa è la caratteristica che più ho apprezzato e che in definitiva mi ha conquistato.
Le SUPERBLAST™ 2 sono dotate anche di un’ammortizzazione vivace e reattiva, grazie alla presenza dello strato inferiore di FF BLAST™ PLUS ECO, che svolge una doppia funzione: attutire gli atterraggi e restituire energia nel momento dello stacco da terra. La suola in ASICSGRIP™ assicura sicurezza e garantisce stabilità. Si tratta della stessa suola progettata per i terreni off-road in cui grip e trazione devono essere a prova di qualsiasi condizione.
Pur rientrando a tutti gli effetti nella categoria delle super trainer le considero anche delle ottime scarpe da gara per chiunque cerchi un modello “carbon free”, privo della piastra in carbonio, ma che riesca a dare quel qualcosa in più che serve quando si gareggia.
Le SUPERBLAST™ 2 saranno disponibili in commercio dal 5 luglio al prezzo di 220 euro all’interno di una collezione più che speciale: si tratta della Celebration of sport, creata in occasione delle Olimpiadi, che avrà al suo interno tutti i modelli iconici di ASICS, dalle Gel Nimbus 26 alle nuove Gel Kayano 31, tutte accomunate dalla palette colori, scelti e accostati per sprigionare e trasmettere energia e positività in chi le indossa.
Con le SUPERBLAST™ ho scoperto Rotterdam, una bellissima città poco considerata e forse sottovalutata, ma forse è proprio per questo suo essere una meta non scontata e incompresa che me l’ha fatta piacere ancora di più, quasi come se fosse un diamante grezzo in un mondo di diamanti tagliati e lavorati. Con le SUPERBLAST™ 2 ho vissuto un’esperienza che queste poche righe possono solo sminuire, perché ne servirebbero molte di più, forse troppe, per raccontare tutti gli aneddoti e le situazioni vissute. Una scarpa davvero speciale a cui legherò i ricordi di chilometri corsi in compagnia di persone altrettanto speciali.