Credo a chi gioisce ed esulta senza controllo. Credo nelle emozioni esagerate e incontrollate. Non credo a chi minimizza i risultati, chi finge emozione e dice quello ci sia aspetta che venga detto. Non credo nelle frasi fatte, nei sorrisi o nelle lacrime finte dietro lo schermo di uno smartphone. Credo in quello che non si vede e non si fa vedere. Credo nei gesti e nelle reazioni spontanee, senza artifizi né montature. Credo nell’intuito e nel sesto senso.
Credo nell’immagine nitida delle foto messe a fuoco. Credo in chi sta in silenzio e non si riempie la bocca di parole. Credo che dietro ad ogni traguardo ci sia una storia che non per forza debba essere raccontata a un interlocutore che non è nemmeno detto sia interessato ad ascoltarla. Credo in chi non ce la fa, in chi sbaglia e fallisce, ma non per questo si abbatte.
Credo in chi fa senza vantarsi, a chi raggiunge un obiettivo di qualsiasi entità esso sia. Chi non cerca l’approvazione altrui, chi non minimizza né tanto meno sminuisce il risultato altrui. Chi non fa tanto per fare, ma fa spinto da un motivo.
Credo in chi cerca dei momenti di solitudine, perché so che se saprà stare solo con sé stesso saprà stare realmente anche insieme agli altri. Non credo in chi è amico di tutti, perché infondo significa che non sarà amico di nessuno.
Credo in chi sta nelle retrovie e non a chi vuole stare sempre in prima fila. Non credo in chi pronuncia all’inizio di ogni frase il pronome personale “io”, negli egocentrici e nei primi della classe. Credo in chi si interessa dell’altro, a chi mi chiede “come stai?” ma soprattutto ascolta la mia risposta, non prendendo quelle due parole solo come appiglio per poi riversarmi addosso tutti i suoi problemi e le sue insicurezze. Credo nel potere delle parole e degli effetti di queste sulle persone. Credo in chi non ha nulla da dire in un mondo in cui tutti sentono l’urgenza di dire sempre qualcosa. Credo nel rumore di chi sa tacere (citazione per alcuni).
Credo nello sport e nelle persone che fanno sport. Credo in chi ha sempre fame e poi mangia, ma mangia forte e per davvero. Credo nella corsa, in tutte le sue accezioni e sfaccettature. Credo nell’insegnamento che ti da la maratona, che ti interroga per vedere se hai imparato la lezione. Credo in chi fa fatica e lo ammette senza vergognarsene. Credo nei timorosi che trovano il coraggio di mettersi in gioco e che vincono le proprie paure, fisiche e mentali.
Credo in chi non si risparmia, ce la mette tutta e non si piange addosso. Credo in chi stringe i denti e ha pazienza, perché i risultati arriveranno. Credo nella fedeltà e nel rispetto di chi insieme a me costruisce un percorso. Credo in chi crede in me e, infine, credo in me.
E tu? In cosa e in chi credi?