Tanti chilometri percorsi. Ore ed ore trascorse in sella. Di passione ce n’è. Tuttavia, con la sola passione non andrei molto lontano. Che sia portata per gli sport di endurance non è un mistero, ma anche questa mia predisposizione non sarebbe sufficiente a farmi affrontare i chilometri e i metri di dislivello di cui mi “nutro” durante le uscite in bici.
Virginia Woolf diceva che non si può pensare bene, amare bene e dormire bene se non si è mangiato bene. Sotto un altro punto di vista io dico che non si può pedalare bene se non si è messi in sella bene.
Al mio posizionamento sulla bici pensa Luca, il biomeccanico più richiesto in Brianza e non solo. Luca è un vero professionista con un portfolio da fare invidia ai più: dopo venti anni di esperienza nell’ambito del ciclismo professionistico Luca ha deciso di mettere a disposizione il suo know-how di tutti gli appassionati di ciclismo, agonisti e amatori.
Il suo scopo è quello di far capire quanto una buona posizione in sella possa fare la differenza per pedalare senza l’insorgere di fastidi e dolori. Attraverso una serie di misurazioni e calcoli Luca individua la perfetta angolazione degli arti con l’ausilio di specifici macchinari e sticker colorati applicati in punti strategici.
Durante la seduta chiacchiera, chiede, indaga per cercare di capire le abitudini del ciclista che ha di fronte. Così facendo riesce a fornire un servizio ad hoc in base all’esigenza di ciascuno. La differenza la fa l’attenzione riposta sul singolo individuo e al suo background.
Può anche accadere che una buona messa in sella non sia sufficiente a risolvere alcuni tipi di problematiche. Ed è qui che entra in gioco il doc, Davide. Luca e Davide collaborano all’interno del progetto la Clinica del Ciclista, di cui Davide è il fondatore. Il massimo dei risultati lo si può ottenere quando biomeccanico e fisioterapista collaborano per raggiungere uno scopo comune: il benessere del ciclista a 360°.
Entrambi, al termine di ogni seduta, chiedono feedback al paziente per capire se e quando programmare eventuali altri incontri o sedute. La scrupolosità e precisione che mettono nel loro lavoro è evidente. Forse perché oltre che del loro lavoro si tratta della loro passione.
Poter beneficiare delle conoscenze e competenze di entrambi è una gran fortuna. Sono entrambe persone molto alla mano e super disponibili, disposti a farsi in quattro per chi hanno davanti. La loro forza è proprio il saper lavorare in maniera sinergica: laddove finisce il lavoro di uno inizia il lavoro dell’altro.
Mi affido a Luca anche per tutte quelle operazioni di ordinaria manutenzione da eseguire, nel mio caso, con alta frequenza per via della quantità di chilometri pedalati. Ricordo le parole che mi aveva detto circa 10 giorni prima della mia partenza per l’Assault to France: “Portami qui la bici che le do una controllata generale, non ti faccio mica andare via con la bici non a posto…”.
Penso non ci sia bisogno di aggiungere altro su Luca, un grande professionista nonché una persona che è diventata uno dei miei punti di riferimento su cui so di poter sempre contare.
