Siamo quotidianamente messi di fronte a scelte da fare: sul lavoro, in famiglia, nelle relazioni interpersonali. Alcune hanno un peso più importante, altre sono meno difficili da prendere, meno impattanti sulla nostra vita.
Ogni nostra singola azione presuppone che ci sia stata una scelta a monte. Ho scelto che scuole frequentare, che amicizie coltivare e quali lasciare andare, dove vivere e a quale attività dedicare il mio tempo libero.
Durante il weekend scelgo di svegliarmi presto, molto presto, prendere la bici e iniziare a pedalare. A volte per cercare di ristabilire un equilibrio che sento essersi rotto, altre per raggiungere i miei amici e trascorrere insieme alcune ore nella più totale spensieratezza.
Scelgo le persone da avere attorno, con cui mi sento a mio agio e al sicuro. Queste sono le stesse caratteristiche che secondo me deve avere il casco che indosso. Seppur in modo diverso il casco mi tutela e mi protegge, per certi aspetti come farebbe una persona che mi vuole bene.
Non basta. Non è sufficiente avere un casco che mi protegga. Il modello che indosso deve avere le caratteristiche a me più congeniali per tipologia di percorsi e ore trascorse a pedalare. In altre parole deve essere leggero, confortevole e garantire una buona ventilazione.
Con Valegro di Kask ho fatto bingo.
Valegro è il modello realizzato da Kask in collaborazione con il team INEOS che mantiene tutte le promesse fatte:
- massima ventilazione e traspirabilità grazie alla presenza dei 37 fori che lo rendono particolarmente adatto per l’utilizzo nelle giornate più calde e su percorsi che prevedono salite, come quel 12 settembre in cui ho partecipato alla Stelvio Santini in cui non è mancato nulla, né in termini di caldo né di salita;
- minimo peso con i suoi soli 180 grammi (taglia di riferimento S)
Usato e riusato, l’ho tenuto in testa per ore e ore, a volte anche per giornate intere arrivando a dimenticarmi di averlo. Siamo stati sui passi valtellinesi e sui colli emiliani, ma non ci siamo fatti mancare anche giri attorno ai maggiori laghi. Abbiamo attraversato le condizioni climatiche più disparate, prendendoci anche qualche piovasco e in alcuni casi, come a Cesenatico, anche un bel temporale.
Oltre ad essere davvero leggero è anche estremamente comodo grazie allo strato di imbottitura in Resistex Carbon che gli conferisce tridimensionalità oltre a renderlo batteriostatico e termoregolatore. I laccetti laterali non mi hanno mai dato alcun fastidio né noia così come l’imbottitura sottogola dotata di cinturino in ecopelle.
Nelle giornate più uggiose oppure su salite particolarmente lunghe con tratti nei boschi quindi in condizioni di ridotta luminosità sfrutto i fori del Valegro per incastrarci i Demos, gli occhiali Koo partner in crime del mio casco.
Con le loro astine color nero lucido, in perfetto pendant con il Valegro, i Demos hanno una montatura a mascherina con quattro mini fori per assicurare una buona ventilazione e ridurre al minimo l’appannamento. Montano un’ampia lente singola antiriflesso trattata con la tecnologia Zeiss in grado di migliorare il grado di definizione e riducendo la sensazione di affaticamento.
Una volta indossati gli occhiali restano fermi al loro posto grazie al nasello regolabile realizzato in gomma morbida e agli inserti antiscivolo in Megol. Oltre ad avere un’ottima presa sul volto vi si appoggiano con delicatezza senza creare alcun tipo di irritazione.
I miei Demos montano lenti rosse specchiate, che rientrano nella categoria 2 e con VLT (Visibile Light Transmission) pari al 23%. In altre parole riescono a dare il meglio in giornate né troppo soleggiate né troppo nuvolose, con il cielo leggermente velato, con presenza di sole e nuvole. Questa tipologia di lenti blocca circa l’80% di luce permettendo al restante 20% di attraversare la lente. Per una visibilità ancora maggiore la scelta ricade sempre su una lente fotocromatica, acquistabile come accessorio extra all’occhiale.
Facciamo scelte in continuazione, anche quando non ce ne rendiamo conto o pensiamo di non aver preso alcuna decisione: anche il non-scegliere è di per sé una scelta. Ce ne sono di più o meno importanti. Ci sono scelte di cui ci pentiremo e altre che rifaremmo un milione di volte.
Valegro e Demos sono stati un’ottima scelta!