Ho un legame speciale con Under Armour. È stato il brand che mi ha sponsorizzato per correre il Passatore. Avermi sostenuto significa aver creduto in me prima ancora che ce la facessi, quando quei 100 km erano solo un’idea, un progetto, una sfida.
Ai piedi ho calzato le HOVR Infinite. Loro le scarpe con le quali ho tagliato il traguardo.
Sembra passata un’eternità, ricordi di una vita fa, sotto tanti punti di vista. Invece sono trascorsi solo due anni, quasi 730 giorni in cui è cambiato un po’ tutto, compreso il mio modo di correre.
Ora ai piedi calzo le Flow Velociti Wind, l’ultima arrivata nella famiglia del brand americano con la quale inizia un nuovo capitolo, il UA FLOW.
Il UA FLOW ha stravolto la costruzione della scarpa con un sistema integrato all-in-one: oltre a essere stata eliminata la suola in gomma, che tra l’altro rappresenta l’elemento potenzialmente più pesante della scarpa da running, la suola è stata integrata con l’intersuola, secondo un pensiero rivoluzionario di pensare alla calzatura tradizionale da corsa.
Come qualsiasi rivoluzione degna di questo nome è stato necessario pensare fuori dagli schemi e prendersi dei rischi. È seguito un lungo periodo di test in cui è stata messa alla prova questa nuova tecnologia importata nel mondo del running dopo aver fatto il suo primo ingresso nel settore del basket. Il confronto tra i professionisti di entrambi i settori ha permesso di riuscire a raggiungere il miglior risultato a cui si potesse ambire.
Il Flow Foam è il nuovo materiale di cui è costituita l’intersuola, una schiuma reattiva che, andando a sostituire la classica gomma, riesce a trasmettere sensazioni di fluidità e leggerezza. La costruzione ad intagli le conferisce un maggior grip anche su terreni bagnati.
La tomaia è realizzata mediante un’intersezione di linee che le conferiscono un aspetto dinamico che richiama la velocità. Aderisce al piede modellandosi perfettamente alla sua forma, merito del mesh realizzato con la tecnologia Warp, la stessa che ha reso noto il brand che alle origini si è distinto per la produzione di abbigliamento sportivo, in particolar modo di bra capaci di avvolgere il corpo delle donne senza costringerle.
La tomaia in Warp si muove con il piede, sostenendolo in ogni suo passo senza ostacolarne il suo movimento naturale. Alcune fasce di supporto posizionate in punti strategici agiscono come “cinture di sicurezza” che lo bloccano senza opprimerlo.
L’idea di base che ha portato alla realizzazione della Flow Velociti Wind è quella della ricerca del flow state, tema che ho affrontato di recente con Elena. Ciascun runner aspira a raggiungere quella sensazione di benessere per cui si potrebbe andare avanti a correre a oltranza. Una sensazione in cui non si percepisce lo sforzo, ci si sente leggeri e veloci, come se fossimo spinti da un vento impercettibile.
Si aspira a trovare nella corsa un’armonia, che è la stessa che si vorrebbe avere durante il corso della giornata, e in generale nella vita. Perché la corsa è e reterà sempre una delle più belle metafore della vita.