Come reagire è una nostra scelta. La pandemia aveva intenzione di toglierci le forze? Noi abbiamo risposto mostrandoci ancora più forti ed energici. Come? Correndo per esempio. I dati parlano. Ricerche hanno dimostrato come il livello di energia nei runner sia superiore del 20% rispetto a chi non corre. Più corri e più correresti.
Ma non è solo una questione di energia. Oltre il 40% di chi ha aumentato la frequenza degli allenamenti ha dichiarato di avere una visione più positiva della vita in generale. Non si fa alcun riferimento all’incremento dei chilometri corsi o al ritmo tenuto durante una sessione. Il beneficio si percepisce a prescindere da ciascuno di questi aspetti.
Tuttavia raggiungere un obiettivo potrebbe non essere lo step più ostico. Mantenere quello che si è raggiunto potrebbe rivelarsi ancora più sfidante. Per quale ragione? Perché potrebbe venire meno la motivazione per esempio. E si sa, senza motivazione non si va proprio da nessuna parte. Potrebbe subentrare la noia. Potrebbero emergere un milione di scuse per mollare. Ma se così fosse sarebbe l’ennesimo gancio da parte della pandemia.
Come fare per non perdere la voglia di correre?
1. Variamo gli allenamenti. Correre via dalla monotonia. Fare uscite sempre uguali non ci porterà da nessuna parte, il corpo non avrà più stimoli e si adagerà sui risultati raggiunti. Tecnica, ritmo, cadenza, ci sono un sacco di lavori adattabili al livello di ciascuno da poter inserire nel nostro programma di allenamenti. Rendere un’uscita diversa dall’altra ci aiuterà moltissimo anche a livello psicologico ad affrontare ogni allenamento con il giusto spirito.
2. Modifichiamo il percorso. Pensare un tragitto alternativo ci terrà impegnati durante la corsa. II tempo trascorrerà più velocemente mentre saremo distratti da ciò che ci circonda. Così facendo lo stimolo non sarà solo fisico ma anche mentale. Come prendere due piccioni con una fava.
3. Ascoltiamo musica. Mi ero scordata del potere della musica utilizzata nel corso di un allenamento. In mancanza di qualcuno con cui condividere l’uscita avere un paio di cuffie che trasmettano un sottofondo musicale può davvero fare la differenza. Aggiunge ulteriore svago a un’attività che è già di per sé uno svago. Correre sulle note di una canzone, a ritmo di musica, per me ha fatto la differenza nel corso di questi mesi. Ho variato e personalizzato le playlist, volta dopo volta, rendendo ogni corsa diversa.
4. Rendiamoci il compito un po’ più facile, e facciamoci dare una spinta, magari anche un’ULTRA spinta. Magari da una scarpa che il boost non ce l’ha solo nel nome.
Quando penso alle ULTRABOOST mi torna in mente il dicembre del 2018. Ero a Parigi per assistere in anteprima alla presentazione del diciannovesimo modello della scarpa. Da quell’edizione le innovazioni si sono susseguite una dietro l’altra. Sono state effettuate prove su prove per inseguire e cercare di raggiungere quell’equilibrio perfetto tra leggerezza, ammortizzazione e reattività. Quel mix che ha dato vita alla nuova ULTRABOOST 21, trait d’union tra design iconico, innovazioni rivoluzionarie e prestazioni che portano a vivere esperienze uniche.
Quando indosso il nuovo modello di una scarpa che già portavo in palmo di mano sono sempre sul chi va là, per timore che qualcosa sia cambiato ma in negativo per me. La calzata, una cucitura della tomaia, una forma della pianta diversa a me non congeniale. Ho percepito diverse differenze nella nuova arrivata in casa adidas, ma tutte a suo favore.
- La tomaia è leggera, morbida e avvolgente. Inoltre realizzata in Primeblue, un materiale riciclato ad alte prestazioni contenente almeno il 50% di Parley Ocean Plastic, adidas conferma il suo impegno preso dal 2015 verso una scelta più sostenibile.
- Passo dopo passo, percepisco scorrere l’asfalto sotto gli avampiedi che, una volta terminata la fase di atterraggio si preparano alla fase di spinta con una reattività maggiorata grazie all’introduzione dell’adidas Lep, il sistema di torsione che inserisce un materiale rinforzato più rigido nell’intersuola per offrire il 15% in più di tenuta a vantaggio di una migliore reattività.
- Una migliore reattività garantita anche dalla presenza del 6% di capsule Boost in più rispetto al modello precedente, per garantire un perfetto mix di sostegno e comfort.
A volte l’energia scarseggia, ed è normale. Non siamo esseri inesauribili. Ma ricaricabili. A volte può essere sufficiente una buona notizia arrivata all’improvviso, un evento inaspettato, un pensiero positivo a darci una sferzata di nuova vitalità. Molte volte ci convinciamo di essere stanchi anche quando in realtà non lo siamo. Quando accade cambiamo prospettiva. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, e non dimentichiamoci mai che siamo noi a fare la differenza nella nostra quotidianità. Anche con un’azione apparentemente banale, come una corsa all’aria aperta.