Tra qualche giorno sarà passato un anno dalla mia maratona di Amsterdam, la mia decima maratona, la mia ultima maratona corsa. Da quando ho iniziato a correre ho sempre corso maratone, tutti gli anni, sempre almeno due all’anno.
Ricordo bene quella di Amsterdam. L’aspettativa. La tensione. La fatica. Il dispiacere per un risultato che non sono riuscita ad ottenere. Lo sforzo per accettarlo ed essere ugualmente contenta dopo aver vissuto un anno sportivo al 200%. Posso ritenermi tutt’ora soddisfatta.
Allora ai piedi le 361° Sensation 4. Oggi le 361° Strata 4. Ripenso a un anno fa e immagino a come sarebbe correre ora ad Amsterdam con questo nuovo modello, che offre tutto il comfort abbinato alla stabilità, caratteristiche essenziali per una scarpa con cui affrontare una maratona.
Quello che mi ha da subito colpito delle Strata 4 è l’integrazione di tomaia e linguetta. Dalla forma a kimono, la linguetta parte direttamente dalla zona mediale della scarpa, come una continuazione naturale della tomaia. Questa costruzione evita qualsiasi movimento, e di conseguenza le possibili irritazioni dovute alla flessione del piede, o spostamento, rendendola ben salda anche grazie alla perfetta integrazione con il Morphit Lacing System. Effettivamente, una volta calzata si ha proprio la sensazione che il piede venga abbracciato dalla scarpa, ottenendo ed assicurando un fitting perfetto.
Non è stato trascurato nemmeno il comfort del tallone. Infatti la conchiglia tallonare risulta altrettanto confortevole grazie a un’ottima imbottitura.
Altra novità per questa quarta versione della Strata è il miglioramento della piattaforma: la sezione dell’intersuola che prima era in materiale EVA classica è stata sostituita con la rinnovata QUICKSPRING+. Il vantaggio che si è riusciti ad ottenere dalla sostituzione con questa nuova mescola è un maggior effetto cushioning e un miglior comfort, oltre a un minor peso della scarpa.
Torna la soletta in Ortholite, composta dal 20% di materiale riciclato, reintroducendo il concetto di ecosostenibilità, elemento ricorrente in tutti gli ultimi modelli del brand. Grazie ad una maggior ergonomia interna vengono garantite traspirabilità e comfort.
Sento di avere in mano, o meglio ai piedi, uno strumento che non sto sfruttando appieno. Il volume di km che corro settimanalmente è modesto, e comunque lontano dal numero di km che ero abituata a correre in questo periodo dell’anno, sotto maratona. Ho spinto le Strata 4 fino ai 21 km, la distanza della mezza maratona, giusto qualche week end, in allenamento, per diletto. Più i km avanzavano e più sentivo il beneficiare dei pregi di questa scarpa: stabilità, fluidità, cushioning e comfort. Come se avesse bisogno di più tempo per scaldarsi. Come succede a un diesel. Come succede a me.
Penso che sarebbe la mia perfetta “running buddy” per una prossima maratona.