Dopo il percorso intrapreso con le 361° Sensation 4 che ha avuto il culmine con la partecipazione alla maratona di Amsterdam è arrivato il tempo di affrontarne uno nuovo. Non ho ancora idea in quanti km sarà articolato, né esattamente dove mi porterà. So solo che questa volta con me ci saranno le 361° Spire 4.
Mi sono state presentate come “The Ultimate Comfort”, il massimo del comfort. Il focus si è spostato sulla comodità, perché diciamocelo senza troppi giri di parole, se non ci sentiamo comodi nelle nostre scarpe da running difficilmente correremo bene e a lungo.
Cosa aspettarmi da una scarpa studiata con l’obiettivo prioritario di dare un maggiore comfort?
Al concetto di comfort abbino sempre qualcosa di morbido e accogliente. Se vi associassi un divano sarebbe grande, spazioso e pieno di soffici cuscini. Un paio di scarpe da running perché si possano definire comode devono innanzitutto avere un fit perfetto sul piede, senza avere punti di maggior pressione o attrito. Durante la corsa invece, a mio avviso, si deve quasi dimenticare di averle indosso tanto diventa naturale il gesto di correre.
Le Spire 4 riescono in questo duplice intento.
La costruzione della tomaia è stata rivista, inserendo un nuovo mesh che potesse renderla più traspirante e flessibile oltre che una struttura interna, la FITZ-RITZ, che avvolge il piede riducendo i movimenti non necessari. Per evitare fastidiose irritazioni, specialmente nella fase di flessione del piede, è stata studiata una linguetta apposita, la PRESSURE FREE TOUNGUE, per offrire massimo comfort. Nella parte mediale il piede è maggiormente protetto dalla MORPHIT Construction, garantendo un livello maggiore di sicurezza mentre il tallone è racchiuso in una nuova conchiglia, ricostruita e sagomata anatomicamente in modo da contenere gli spostamenti durante la corsa e avere una tenuta perfetta.
La Spire 4 accrescono l’ergonomia interna con le nuove solette create in collaborazione con ORTHOLITE, che garantiscono:
- un’ottima vestibilità
- alto livello di comfort
- livello superiore di traspirabilità
- migliore gestione dell’umidità interna
Inoltre queste solette sono realizzate per il 20% di materiale riciclato, introducendo il delicato concetto dell’ecosostenibilità dei cui valori sono portatrici.
Dopo il periodo di test posso dire che le Spire 4 mi sono sembrate ben ammortizzate e al tempo stesso reattive. Questo grazie all’introduzione della nuova mescola in EVA, la QU!K SPRING+, la scarpa mantiene comfort e leggerezza e acquisisce al tempo stesso un maggior ritorno di energia in fase di spinta grazie alla diminuzione del peso del materiale. A potenziare questa caratteristica interviene un elemento di novità, ovvero la QU!K SPINE, una piastra stabilizzatrice composta da uno speciale mix di fibra di vetro e fibra di carbonio intrecciati tra loro. La scelta di combinare questi due elementi è fondamentale per smorzare la troppa rigidità dell’utilizzo del solo carbonio che, inserito all’interno dell’intersuola, darebbe una sensazione di ritorno troppo elevata.
Oltre al giusto livello di reattività la piastra QU!K SPINE funge da stabilizzatore, aiutando il piede a mantenere una rullata il più lineare possibile in tutte le sue fasi: torsione, appoggio e spinta.
Come nelle Sensation 4, la presenza del QU!KFOAM, il materiale inserito nell’intersuola composto da una miscela di gomma EVA rivestita da un film in PU, offre una durata, un’ammortizzazione e una reattività eccellenti. Tornano anche:
- le guide di flessione QU!K Flex 4Foot Engineering, una serie di scanalature inserite nella parte dell’avampiede, o più precisamente nell’EVA posta tra la soletta e il QU!KFOAM (materiale ammortizzante) situato subito sopra il battistrada. La loro funzione è di scaricare la forza in fase d’appoggio e di regolare la reattività in fase di spinta, ottimizzandola, così da rendere la scarpa estremamente versatile e dall’estremo comfort;
- battistrada in full ground contact che garantisce pieno contatto con la superficie.
Ammiraglia del comfort a 360° la 361° Sprire 4 è una scarpa che reputo estremamente versatile: il suo utilizzo spazia dall’allenamento su lunga distanza alla più semplice uscita di scarico post giornata di lavoro. Uscire a correrci sarà sempre una buona idea.