Sempre più spesso si sente parlare di risparmio energetico. Non mi riferisco a quello che riguarda le tecniche impiegate per cercare di ridurre i consumi dell’energia nella quotidianità. Nemmeno alla modalità in cui settiamo i nostri smartphone quando stiamo per esaurire la carica della batteria. Faccio riferimento alla possibilità di spendere meno energie nell’atto di correre. Si tratta di un tema sempre più dibattuto sul quale si sta spostando l’interesse della maggior parte degli appassionati del settore. D’altronde sarebbe quasi impossibile restare indifferenti.
Chi non desidererebbe correre in maniera più efficiente facendo meno fatica?
È proprio focalizzandosi su questo concetto che Asics ha sviluppato le Glideride, le scarpe che promettono di ridurre la perdita di energia durante la corsa, soprattutto sulle lunghe distanze, rendendo il gesto più economico e permettendoci di correre più a lungo. Un sogno che si avvera per la sottoscritta.
Le Glideride non lasciano spazio all’immaginazione, già solo guardandole salta all’occhio l’elemento che le contraddistingue: è la GUIDESOLE, una suola rigida che presenta una curva ergonomica e che per queste sue caratteristiche riduce il movimento dell’articolazione della caviglia, traducendosi in un carico di lavoro minore per i muscoli della gamba, ad esempio quelli del polpaccio.
La suola basculante lavora in sinergia con la tecnologia FLYTEFOAM che garantisce l’ammortizzazione e con la FLYTFOAM PROPEL che dà l’effetto rimbalzo oltre che una sensazione di morbidezza extra.
La tecnologia GEL presente sotto la zona del tallone invece riduce gli urti derivanti dall’impatto del piede al suolo, migliorando l’ammortizzazione nella fase di stacco.
L’azione ondulatoria legata alla suola curva si avverte immediatamente indossando la scarpa. Si è naturalmente portati a sbilanciarsi in avanti, andando a lavorare più efficacemente di mesopiede e avampiede.
Quello che ho notato è che utilizzando le Glideride riesco a svolgere un doppio lavoro: quello che prevede l’allenamento del giorno e al tempo stesso riesco a correggere più facilmente l’appoggio del piede sul terreno. Quando corro e inizio ad essere stanca, ho la tendenza a “stallonare”, ovvero appoggiare il piede di tallone. Oltre a rallentare l’andatura sottopongo a uno stress maggiore le mie articolazioni: è come se ad ogni passo frenassi, spostando le spalle e il peso indietro, per poi accelerare nuovamente in fase di spinta, sprecando così non poche energie.
Con le Glideride:
- riesco ad essere più efficiente appoggiando di mesopiede
- acquisisco velocità riducendo lo sforzo
- aumenta la soglia di resistenza alla fatica
Sono state rivoluzionarie. Ho testato una sensazione di corsa unica, che consiglio a tutti, sia a chi si trova alle prime armi che a chi è più esperto. C’è un’unica controindicazione: una volta provata c’è il rischio che non ne se ne possa più fare a meno!