Si dice che l’appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni.
Totò
Per un runner mangiare bene è importane tanto quanto il programma degli allenamenti. Il cibo è la fonte principale dalla quale traiamo le energie necessarie per correre al meglio. Non c’è nulla di peggio che sentirsi mancare le forze durante un allenamento o addirittura durante una gara. Dobbiamo fare in modo che il nostro serbatoio sia sempre pieno per consentirci di essere performanti in ogni situazione.
Il mio primo consiglio quindi è assicurarsi di fare sempre un’abbondante colazione: stando a digiuno per tutta la notte per diverse ore al risveglio il nostro corpo ha bisogno di nuovo carburante per poter ripartire con la carica giusta. La colazione è anche il pasto che preferisco: mi piace variare sempre i prodotti, per non stancarmi mai di ciò che mangio. Ecco l’esempio di una mia colazione tipo:
- un frutto o una spremuta
- un bicchiere di latte oppure uno yogurt, vegetale (soia, mandorla, avena…) o di capra
- cereali/biscotti/fette biscottate/pane e marmellata
- caffè
Combinando tutti questi alimenti, nelle giuste porzioni, che variano a seconda delle diverse esigenze alimentari, consumo un pasto completo di tutti i macronutrienti di cui ho bisogno: zuccheri, carboidrati, proteine e grassi. Oltre alla marmellata, ho provato a spalmare sul pane o sulle fette biscottate la crema spalmabile Vivoo fatta con semi di lino e cioccolato crudo, senza l’aggiunta di zuccheri raffinati e con ingredienti 100% bio. I semi di lino sono fonte di omega 3 e hanno una funzione depurativa dell’intestino mentre il cioccolato crudo, rispetto al cioccolato tradizionale, conserva maggiori quantità di flavonoidi, potenti antiossidanti e fonti di sostanze antinvecchiamento, capaci di contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi. Oltre al fatto di essere b-u-o-n-i-s-s-i-m-a è ricca di proteine, ottima quindi dopo un allenamento mattutino. Da quando l’ho assaggiata non riesco a fare a meno!
Per prevenire gli attacchi di fame e non arrivare a pranzo e cena con una voragine nello stomaco, com’è successo almeno una volta un po’ a tutti, mi assicuro sempre di fare due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. Questo permette al metabolismo di rimanere sempre attivo, bruciando quindi più calorie. Spesso per praticità consumo una barretta.
Di recente ho assaggiato le Energy Bar Vivoo nella variante spirulina e burro di cacao e reihsi (particolari funghi medicinali che nella mitologia Orientale erano considerati elisir di lunga vita perché in grado di rigenerare in maniera profonda i tessuti dell’organismo e capace di donare maggiore longevità e vitalità) e granella di cacao. Entrambe hanno una base di datteri, uva sultanina e anacardi, arricchite dai rispettivi ingredienti che ne caratterizzano il sapore e le proprietà.
Tra la gamma di prodotti, Vivoo, offre anche le Energy Bite, delle barrette dal formato mini ma altrettanto gustose (il nome bite, “morso”, rende l’idea della loro dimensione, “energia in un morso”). Quella al gusto baobab e cioccolato crudo fondente 100% è eccezionale, grazie alla combinazione del baobab, che nella mitologia Africana veniva considerato l’albero della vita, e il gusto forte del cioccolato, che per gli Aztechi era considerato il cibo preferito degli dei. Perfetta come premio post allenamento.
Altro snack in formato mini, comodo e pratico da tenere sempre in borsa, sono le mini barrette energetiche Veggy con pura frutta e verdura di Maama, con diversi mix di ingredienti e sapori. La Blu per esempio contiene prugne, açai, acerola, mirtilli e rabarbaro.
Ma non mangio solo barrette energetiche, le alterno a quelle proteiche, come per esempio quella di Maama a base di bacche di goji e cannella.
Tutti questi prodotti oltre che buoni:
- sono raw, quindi “crudi”, nessuno degli ingredienti è stato sottoposto a cottura
- non hanno zuccheri aggiunti
- sono bio
- sono gluten free
In alternativa alle barrette per merenda consumo un frutto fresco o un succo, non zuccherato, o una centrifuga, che abbino a una piccola manciata di frutta secca, ancor meglio se attivata come gli anacardi di Maama. Forse vi starete chiedendo che cosa voglia dire “attivata”. La frutta attivata segue un processo speciale per cui al seme preso da un albero viene dato il segnale di avvio del processo di germogliazione che gli permette di uscire da quello stato di ibernazione protettiva in cui si trova. In questo modo, il frutto-seme lascia andare gli enzimi inibitori che lo proteggono ed attiva l’energia e i nutrienti dell’albero contenuto in embrione. Con un seme attivato si assumono i principi nutrizionali, l’energia e le vibrazioni del progetto albero contenuto in quel seme-frutto. In altre parole un super concentrato di nutrienti ed energia.
È importante saper scegliere ciò che mangiamo, leggendo sempre gli ingredienti che compongono i prodotti per poter fare le opportune considerazioni. Non tutte le barrette sono buone e fanno bene, tante volte eccedono in zuccheri oppure in conservanti. Ricordate che è sempre meglio preferire un prodotto semplice, ovvero costituto da pochi ingredienti scelti e selezionati.
Vivo/Maama è attenta a questi aspetti che sono un ulteriore fattore che mi fa apprezzare i loro prodotti. Semplicità non significa minor gusto.
Ora vi cedo la parola: qual è la tattica che adottate affinché la fame non si impadronisca di voi?